Istituto regionale “Rittmeyer” per i ciechi – TRIESTE

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Nome: Istituto regionale "Rittmeyer" per i ciechi
Dove si trova: Viale Miramare, 119 - Trieste

Fondato il: 1913
Fondato da: Cecilia de Rittmeyer

Telefono: 040 41 98 911
Fax: 040 41 98 925

L’Istituto nasce nel 1913 grazie alla generosa donazione della baronessa Cecilia de Rittmeyer che, nello spirito del mecenatismo protestante, lasciò alla città di Trieste un segno della sua umana partecipazione nei confronti della minorazione visiva. Nei decenni la realtà dell’Istituto è profondamente mutata, come le necessità degli utenti: da centro assistenziale che si interessava prevalentemente ai ragazzi poveri in situazione di cecità assoluta, si trasformò gradualmente in ente educativo che, tra gli anni ’20 e ’30, aprì le sue scuole speciali all’interno della struttura. A metà degli anni settanta venne istituito il nucleo pluriminorati, che portò all’attivazione di un laboratorio occupazionale, per dare ai ragazzi con difficoltà plurime una prospettiva per il mantenimento e l’ulteriore sviluppo delle loro abilità. Le attività, strutturate in laboratori e con la guida di assistenti-educatori specializzati, spaziano dalla tessitura, alla lavorazione della ceramica, all’intreccio di midollino e alla sua decorazione e a molte produzioni di tipo artigianale. Le competenze e l’esperienza accumulata negli anni sono oggi condivise con le altre istituzioni e con soggetti operanti nel settore del plurihandicap grazie ad uno specifico progetto, finanziato dalla Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi, che individua il Rittmeyer quale polo di riferimento nello specifico campo di formazione.

Dopo la chiusura della scuola media, l’ultima sopravvissuta delle annesse, avvenuta nel 1992, il Rittmeyer ha intrapreso il cammino dell’integrazione scolastica che persegue ancora oggi. Il servizio di integrazione scolastica supporta, dalla scuola materna all’università, studenti minorati della vista, ciascuno secondo le proprie necessità, con programmi di apprendimento a favore dei ragazzi nel doposcuola, con la presenza nelle scuole, con il supporto agli insegnanti di sostegno, con la programmazione di attività parallele e a completamento rispetto a quelle avviate dalla struttura scolastica, fornendo anche un puntuale servizio di trascrizione in Braille e a caratteri ingranditi.
Il Centro ospita corsi per centralinisti, operatori di cali center e di informatica che beneficiano dei finanziamenti regionali e del Fondo Sociale Europeo per la formazione e l’aggiornamento professionale. I corsi sono gestiti da enti di formazione professionale con l’assistenza organizzativa ed educativa del Rittmeyer, che offre un supporto di studio guidato. Le lezioni si svolgono in aule attrezzate con postazioni di centralino di ultima generazione dedicate a ciechi e ipovedenti e computer dotati di dispositivi informatici per minorati della vista (barre Braille, programmi ingrandenti, screen reader, ecc.).
Dal 2004 il Rittmeyer é accreditato presso il Ministero della Salute, nell’ambito del percorso di educazione continua in medicina, per l’organizzazione di eventi formativi destinati all’aggiornamento professionale dei massofisioterapisti minorati della vista.
Oggi l’Istituto è entrato in una nuova fase: pur mantenendo molte delle attività già consolidate quali il supporto agli studenti della scuola e dell’università, la formazione professionale, il laboratorio occupazionale, il Centro ricreativo diurno per gli anziani, ha progressivamente abbandonato il criterio dell’impostazione convittuale come unica risposta efficace per la riabilitazione e la conquista dell’autonomia nel soggetto ipo o non vedente. L’azione degli specialisti del Rittmeyer si indirizza infatti prevalentemente su progetti personalizzati di durata e frequenza limitata.
Il Centro riabilitativo per minorati della vista lavora con un approccio multidisciplinare per il recupero e la riabilitazione visiva degli utenti con gravi limiti o danni alle funzioni visive. La diagnosi medico-oculistica, integrata con l’elaborazione di un progetto individualizzato, punto di partenza fondamentale per ogni intervento, si avvale delle competenze di un’equipe formata da professionisti, tecnici ed educatori altamente specializzati, capace di dare una risposta articolata alle molteplici esigenze dell’utente. Laboratori di alfabetizzazione informatica, educazione motoria, orientamento e mobilità, autonomia personale e domestica, terapia orticolturale, musicoterapia, rieducazione visiva e pet-therapy tendono a sviluppare l’indipendenza dell’individuo e a stimolare il visus residuo e i sensi alternativi alla vista.
Il Rittmeyer ha ormai consolidato questa impostazione di metodi e percorsi ad ampio respiro: programma l’itinerario educativo in famiglia, collabora con le scuole, si propone come guida e riferimento nell’individuazione dei sussidi più adatti, orienta la scelta di mezzi, tecnologie e materiali.
Negli ultimi anni è in attività anche la residenza per anziani minorati della vista: ambienti luminosi e rinnovati, clima familiare e attività di intrattenimento offrono un’apprezzabile qualità della vita ad un massimo di 23 ospiti, anche non autosufficienti. Il programma di animazione viene coordinato con l’attività del Centro diurno socio-ricreativo per anziani non vedenti.
Infine, a conclusione di un ambizioso progetto di integrazione e completamento dei programmi educativi, in particolare quelli relativi all’orientamento e mobilità degli utenti, il Rittmeyer ha inaugurato nel 2005 il Giardino dei Sensi: materiali, arredi, superfici calpestabili e specie vegetali guidano il minorato della vista in un percorso che coinvolge tutti i sensi, garantendo elevata sicurezza e accessibilità anche in presenza di handicap motori.


Istituto regionale "Rittmeyer" per i ciechi, Viale Miramare, 119 - Trieste