Istituto regionale “Giuseppe Garibaldi” per i ciechi – REGGIO EMILIA

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Nome: Istituto regionale "Giuseppe Garibaldi" per i ciechi
Dove si trova: Via Franchetti, 7 - Reggio Emilia

Fondato il: 1889
Fondato da: Dante Soliani

Telefono: 0522 43 93 05
Fax: 0522 54 15 18

L’Istituto deve la sua esistenza a Dante Soliani, cieco dalla nascita, che fu presidente della sezione di Reggio Emilia della Società Nicolò Tommaseo nel 1879. Soliani, che ebbe modo di conoscere i metodi e i sistemi usati in quegli anni dall’Istituto Nazionale di Parigi e dalle migliori scuole per i ciechi, si preoccupò di risolvere anche nella sua città il problema dell’istruzione dei ragazzi minorati della vista. Insieme ai suoi vivaci collaboratori vagliò tre diverse ipotesi: far accogliere i giovani ciechi nelle scuole pubbliche dei comuni di residenza; creare nel capoluogo una scuola per ciechi, fornendo loro alloggio presso famiglie di benefattori o pie istituzioni; fondare una scuola con convitto per i ciechi dotata d’insegnanti propri. Poiché le prime due ipotesi parvero impossibili da realizzare deliberò nel 1882, con il resto del Comitato Tommaseo, la fondazione di una scuola convitto in cui fossero accolti tutti i ciechi istruibili della provincia, dotata di insegnanti propri e di tutti i sistemi speciali per l’istruzione dei ciechi. Il reperimento dei mezzi economici per la realizzazione di tale opera fu articolato e complesso, ma alla fine l’Amministrazione provinciale di Reggio aderì al programma formulato e stanziò un sussidio; anche i Ministeri dell’Interno e della Pubblica Istruzione fornirono un loro contributo.

Nel giro di breve tempo la domanda di accoglienza di ragazzi minorati della vista provenienti anche da altre province portò alla necessità di un ampliamento dei locali; fu così che nel novembre del 1884 l’Istituto si trasferì nello stabile di Via Franchetti (allora Via dell’Albergo) che divenne, dopo vari decenni, la sede definitiva e che ancora oggi lo ospita. Nello stesso anno, il Municipio di Reggio Emilia e un comitato costituitosi per erigere un monumento a Giuseppe Garibaldi, deliberarono di devolvere all’Istituto la somma raccolta a patto che l’Istituto fosse dedicato proprio al personaggio storico. Il 2 giugno del 1889 l’Istituto dei Ciechi s’intitolò quindi a Giuseppe Garibaldi, ricordando con una lapide posta al suo ingresso, il gesto della cittadinanza.
La storia dell’Istituto conobbe momenti bui e difficili causati da incertezze economiche e dal disinteresse delle amministrazioni, tanto che per vari anni (dal 1892 al 1914) non furono apportate migliorie né modifiche.
Negli anni dal 1925 al 1932 ci fu la rinascita dell’Istituto, anche grazie alla fondazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e alla nascita della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi, che si battevano per gli istituti di istruzione per i minorati della vista.
Con il decreto del 26 giugno del 1926 l’Istituto risorse e nel giro di pochi anni si pose nuovamente alla pari dei maggiori d’Italia.
Dal 1979 l’Istituto ha iniziato a dedicarsi alla formazione e all’aggiornamento del personale docente con corsi di specializzazione per insegnanti di sostegno: monovalenti prima, rivolti cioè solo agli insegnanti di alunni minorati della vista, polivalenti poi, seguendo l’evolversi delle disposizioni ministeriali. Oggi questa attività continua felicemente in collaborazione con le Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
Per rispondere alla crescente richiesta di interventi qualificati presso le famiglie, la scuola e gli enti territoriali, l’Istituto ha preso in gestione, dall’anno scolastico 2001-2002, il Servizio di Consulenza Tiflopedagogica “Augusto Romagnoli”, già attivo, con altre modalità, presso l’Unione Italiana dei Ciechi di Reggio Emilia. Il Servizio oggi gode di un team operante composto da docenti specializzati, fisioterapista, musicoterapeuta, psicomotricista, ortottista, psicologo, operatori esperti in stampa Braille, rappresentazioni in rilievo, preparazione del materiale didattico e di un tiflologo. Riconoscendo nella complessità dell’atto educativo un valore prezioso, sono previste, inoltre, diverse modalità di collaborazione: interventi domiciliari, osservazioni in situazione, osservazione sistemica, attività senso-motorie, senso-percettive e altre attività integrative speciali e in sede. Inoltre il servizio fornisce consulenza alle famiglie, agli operatori, ai docenti e agli studenti delle scuole superiori; sostiene l’integrazione scolastica dei ragazzi affetti da minorazione visiva e anche quelli affetti da pluriminorazioni, offrendo ai singoli Consigli di Classe la possibilità di partecipare a corsi di aggiornamento e/o formazione specifici.
Negli ultimi anni l’Istituto Garibaldi ha riaperto anche la biblioteca, esistente quando l’Istituto era scuola speciale, oggi specializzata nella trattazione delle tematiche inerenti le disabilità, con particolare riferimento alla minorazione visiva. Conserva, inoltre, numerosi testi in Braille, testi su floppy pensati specificatamente per ipovedenti, libri tattili e audiolibri. L’Istituto è anche mediatore (dove e se necessario) tra la sua e le altre biblioteche (come la Biblioteca Italiana per i Ciechi Regina Margherita).
Di recente, poi, è stata coinvolta la cittadinanza nella realizzazione di laboratori sulla costruzione del libro tattile e in momenti di ascolto di narrazioni per bambini e adulti; in biblioteca è stata ospitata la mostra itinerante della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi all’interno della più ampia manifestazione, portata avanti in collaborazione con il Centro di Produzione del Libro e del Materiale Didattico, “Ci vediamo in biblioteca”.


Istituto regionale "Giuseppe Garibaldi" per i ciechi, Via Franchetti, 7 - Reggio Emilia