Istituto “Florio e Salamone” PALERMO

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Nome: Istituto dei ciechi Opere riunite "Ignazio Florio - Francesca ed Anna Salamone"
Dove si trova: Via Angiò, 27 - Palermo

Fondato il: 22 ottobre 1892
Fondato da: Ignazio Florio

Telefono: 091 63 72 023

L’Istituto, nato per dare ai ciechi istruzione, assistenza ed educazione, fu voluto soprattutto dall’alta borghesia palermitana. Questa si andava allora costituendo sotto la spinta dell’unità d’Italia, facendo propri lo spirito e le idee liberali “importati” in Sicilia dai molti inglesi che sceglievano l’isola come loro seconda patria. La costruzione tardo settecentesca in cui oggi ha sede l’Istituto fu destinata prima a fabbrica e poi a filanda dall’imprenditore Ignazio Florio, che per le sue operaie fece costruire anche un asilo. Intorno al 1881 un comitato promotore, di cui facevano parte i più bei nomi della borghesia palermitana, si propose di fondare a Palermo un istituto di istruzione ed educazione per ciechi, decidendo di affidarne la presidenza ad Ignazio Florio junior, il quale mise la villa (detta Del Pegno) a disposizione dell’Istituto.

Il 22 ottobre 1892 il lavoro del comitato raggiunse il risultato con l’apertura dell’Istituto per Ciechi Ignazio Florio.
Se le motivazioni che guidarono i Florio e il loro comitato vanno sicuramente rintracciate nella cultura positivistica del tempo e nell’ottimismo con cui vennero guardate le esperienze pionieristiche della tiflologia, le motivazioni che ispirarono i Salamone, altra famiglia di spicco della borghesia siciliana, potrebbero apparire differenti, ma richiamano comunque quell’ottimismo e quel dinamismo con cui si guardava ai ciechi. Nel 1854 Francesca Salamone da Ristretta, cieca, lasciò scritto che alla sua morte tutto ciò di cui disponeva e ciò che le aveva lasciato in eredità la sorella Anna, servisse per fondare a Palermo un ospizio per cieche povere.
Le due opere di Ignazio Florio e Francesca ed Anna Salamone furono unificate con regio decreto del 1898 e il preesistente istituto oltre ad occuparsi di istruzione e di educazione, formò una piccola enclave che, con parola moderna, viene chiamata casa protetta per cieche adulte.
Negli anni ’50, ’60 e ’70, l’Istituto assunse la sua configurazione: al suo interno operavano le scuole dell’obbligo, classi speciali e una scuola privata per centralinisti telefonici e ospitava fino a 180 utenti, suddivisi nel reparto per bambini, ragazzi, reparto femminile e nella enclave per anziane non vedenti.
Il processo che nel Paese trovò il suo punto di approdo con la legge 51 7/77, portando alla deistituzionalizzazione, a Palermo arriva molto più lentamente; negli anni ottanta, prima venne regionalizzata la scuola per centralinisti, poi venne chiusa la scuola elementare speciale; l’Istituto, pur nella crisi, cercò di proporre il modello del semiconvitto, per assicurare un avvicinamento del disabile alla famiglia e, costretto a ripensare a sé stesso in un contesto fortemente modificato, cercò di darsi nuovi obiettivi.
Questi i momenti più intensi di questa ridefinizione della proposta educativa dell’Istituto:
la creazione di un “Centro Occupazionale per Gravi” rivolto ai ciechi con minorazioni aggiuntive;
la realizzazione di un’aula informatica attrezzata con le tecnologie più avanzate per fornire ai non vedenti siciliani il supporto delle nuove tecnologie;
la formazione di un “Centro di Documentazione Tiflopedagogica”, con la collaborazione della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi, per poter incidere sul processo di integrazione scolastica degli studenti e sulla formazione degli insegnanti di sostegno;
l’equipe psico-socio-tiflologica per poter delineare percorsi personalizzati per ciascuna utenza;
il progetto di realizzare con l’aiuto della Regione Siciliana, dell’A.S.L 6 un “Centro per Gravi”, come struttura di eccellenza per la cura e la ricerca.
L’Istituto attualmente offre:
convitto e semiconvitto per studenti delle scuole professionali e corsisti;
laboratori di attività manuali e pratiche per minorati della vista adulti e ciechi con minorazioni aggiuntive;
un centro di documentazione tiflopedagogica per insegnanti di sostegno e per il mondo scolastico e universitario;
un laboratorio occupazionale per minorati della vista con minorazioni aggiuntive;
laboratori per operatori informatici, per la generalità degli utenti e per il mondo scolastico ed universitario.


Istituto dei ciechi Opere riunite "Ignazio Florio - Francesca ed Anna Salamone", Via Angiò, 27 - Palermo